Materia cogitans
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Il dibattito sul materialismo riveste un ruolo fondamentale per la formazione della cultura illuministica tedesca. Sebbene nella Germania del XVIII secolo non si riscontri una presenza persistente di posizioni materialistiche, esse rappresentano – in specie nella loro versione psicologica incentrata sulla materia pensante – uno dei principali obiettivi polemici contro cui la filosofia tedesca, pur nei suoi diversi orientamenti, si schiera compatta. Mettendo in discussione la natura immateriale dell’anima e, al tempo stesso, la sua immortalità, il materialismo rappresenta una minaccia per i fondamenti della morale, della religione e dell’ordine sociale. Contro questa forma di ‘distorsione della ragione’ la cultura tedesca ingaggia una battaglia ideale che si protrae per l’intero secolo, al punto che le confutazioni di volta in volta intraprese – dapprima ancorate alla dogmatica teologica, quindi progressivamente approdate sul terreno della riflessione razionale – segnano le tappe progressive dell'affrancamento della filosofia tedesca dallo spirito dogmatico originario e l’affermazione dei principi dell’Aufklärung. Die Debatte über den Materialismus spielt eine zentrale Rolle für die Entstehung der deutschen Aufklärung. Obwohl im Deutschland des 18. Jahrhunderts kaum eine dauernde Präsenz materialistischen Denkens zu finden ist, stellt dieses – insbesondere seine psychologische Variante im Sinne einer denkenden Materie – eines der Hauptobjekte der philosophischen Auseinandersetzung dar. Ungeachtet ihrer verschiedenen Orientierungen richtet sich die deutsche Philosophie ganz übereinstimmend gegen den Materialismus aus, denn dieser bildet eine gravierende Gefahr für die Grundlagen der Moral, der Religion und der Gesellschaftsordnung, indem er die unkörperliche Natur der Seele und demzufolge ihre Unsterblichkeit in Frage stellt. Im Laufe des 18. Jahrhunderts kämpft die deutsche Philosophie ständig gegen eine solche Art von ‘Verzerrung der Vernunft’. Die Widerlegungen des Materialismus bewegen sich anfangs im Feld der theologischen Dogmatik und erreichen erst in der Folge das Gebiet der philosophischen Reflexion; sie kennzeichnen damit die progressiven Stufen der Befreiung der deutschen Philosophie aus ihrem dogmatischen Geist auf dem Weg zur Bejahung der Prinzipien der Aufklärung.