Gianluca Gasparini Bücher

The racing world held its collective breath in 2001 when Alex Zanardi lost both his legs in a horrifying accident at the Lausitzring in Germany. The racing world held its breath again 19 months later while witnessing his incredible return to racing. In Alex Zanardi - My Sweetest Victory Zanardi takes us from his childhood in Italy through his hard-fought racing success to the moving story of perseverance and love that motivated his recovery. Along the way, Zanardi presents the triumphs and setbacks in his racing career, culminating in back-to-back CART championships for 1997 and 1998. In riveting detail, Zanardi relates his terrible accident, the long path to recovery and his return to Lausitzring to complete the 13 laps he didn't finish in 2001. Alex Zanardi - My Sweetest Victory is an inspiring book about how personal strength and passion can triumph over even the most challenging circumstances -- an autobiography whose significance extends far beyond the world of motorsports.

"E adesso sotto con il resto." Terminava così il primo libro di Alex Zanardi, del 2003. Allora sembrava una boutade perché Alex, dopo il terribile incidente automobilistico del Lausitzring in Germania, era sopravvissuto contro le previsioni di tutti (gli avevano persino dato l'estrema unzionel) e aveva perso le gambe. Già, il resto. Ma quale resto? Al suo posto, molti si sarebbero "accontentati" di essere ancora a questo mondo. Invece, Alex si è inventato una nuova vita che, se possibile, è più elettrizzante della prima. Lo ha fatto grazie al suo spirito, un prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi. II tutto annaffiato da una straordinaria dose di umiltà. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Qualche esempio? Alex riesce a costruirsi una nuova carriera sportiva semplicemente perché... si ferma all'autogrill. Vede per puro caso una handbike legata sul tetto di un'automobile e via... E ancora: affrontando I'lronman delle Hawaii, la gara di triathlon più sfiancante del mondo, sostiene - con un'onestà oltre ogni limite - di essere "avvantaggiato" perché la maratona è più pesante per chi ha le gambe. "Volevo solo pedalare" ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore.