Jean-Yves Sarazin Bücher

Il bar di Peppe è un minuscolo porto di mare nel ventre di Napoli. Uno di quei bar accoglienti e familiari, sempre uguali a se stessi, dove sfogliatelle e caffè sono una scusa per chiacchierare, sfogarsi, litigare e fare pace. Inferno o paradiso, dipende dal momento. Ma più di ogni altra cosa è il luogo ideale dove prepararsi all’Evento, quello che la domenica pomeriggio mette tutti d’accordo intorno a un’unica incontrollata passione. Alla cassa del bar c’è Deborah – rigorosamente con l’acca, ostentata come un titolo nobiliare – che parla al cellulare sempre incastrato tra spalla e testa, mentre Ciccillo, il tuttofare di origine asiatica, è ovunque perché non si ferma mai. A uno dei tavolini siede invece il Professore, attento osservatore dei sentimenti umani, che a un passo dalla pensione ha deciso di scrivere un libro facile facile, che sappia parlare a tutti. Già, ma quale argomento può raggiungere il cuore e l’anima della gente? La risposta è sotto i suoi occhi, nella trepida attesa dell’Evento. Il resto della settimana è un vero romanzo sudamericano: è gioia e nostalgia, è la poesia di un sogno, è la celebrazione di un gioco. È un diario dell’emozione che uomini e donne vivono giorno dopo giorno, e che calamita ricordi, ossessioni e amori. È come il caffè napoletano, una sintesi perfetta di gusto ed energia: ti colpisce forte e ti dà il coraggio per affrontare le avversità della vita, fuori dal bar.

Nouveaux Mondes présente cinq cartes portulans, ou atlas nautiques, choisis pour leur caractère exceptionnel. Ces documents historiques ont été conçus par d'éminents savants originaires de Majorque, de Lisbonne, du Havre et d'Amsterdam. Cartographes de métier, parfois enlumineurs, ils ont su dessiner l'"image du monde" la plus vraisemblable pour leur époque, une chronique visuelle fascinante. Jean-Yves Sarazin, directeur du département des Cartes et Plans de la Bibliothèque nationale de France, examine chacune des cinq cartes/atlas en les situant dans la grande histoire des découvertes et des navigations que menèrent les Européens entre le début du XIVe et la fin du XVIIe siècle, de la reconnaissance des littoraux africains par les Portugais jusqu'aux explorations des îles du Pacifique et de l'Australie par les Hollandais, en passant par les aventures de Colomb, Vespucci et Magellan. Les nombreuses reproductions en couleur permettent d'observer abondance de détails pittoresques : les caravanes de chameaux au coeur de l'Asie, les navires portugais et arabes croisant dans l'océan Indien, bien des animaux sauvages ou imaginaires, d'innombrables plantes exotiques, des scènes de batailles navales et, bien sûr, l'étrangeté des hommes et des femmes indigènes.