Manlio Bellomo Bücher

In der Neuerscheinung entwirft Bellomo das historische Leitbild einer geschichtlich gewachsenen Rechtskultur, die den europäischen Kontinent und das Common Law umfasst. Er plädiert für die Berücksichtigung des aus römischem und kanonischem Recht hervorgegangenen „Ius Commune“ als „Europäischem Gemeinrecht“. Bellomo spiegelt dessen Strukturen und Systeme in der engen Verknüpfung mit territorialen, landschaftlichen oder städtischen Partikularrechten, den „Iura Propria“, wider. Dabei werden grundlegende Interpretationsunterschiede, wie die „Rezeption des römischen Rechts“, thematisiert. Anhand von Beispielen aus Italien, Spanien, Frankreich und Deutschland bietet Bellomo realitätsnahe Erklärungen. Der elegant geschriebene Rundgang endet mit der Anverwandlung der mittelalterlichen Rechtskultur durch den juristischen Humanismus und den frühen Rationalismus der spanischen Spätscholastik. Dies führt zur frühen Neuzeit, gekennzeichnet durch das rationale Vernunftrecht von Hugo Grotius und die Kodifikationen des 18. und 19. Jahrhunderts. Das Werk richtet sich an alle, die sich für die Rechtsgeschichte Europas interessieren, und bietet sowohl Studierenden grundlegende Informationen als auch verlässliche Stellungnahmen zu strittigen Forschungsfragen. Es stellt eine wertvolle Bereicherung der deutschsprachigen rechtshistorischen Literatur dar.

Aus dem Inhalt: Manlio Bellomo, Factum proponitur certum, sed dubium est de iure Kenneth Pennington, Allegationes, Solutiones, and Dubitationes: Baldus de Ubaldis` Revisions of his Consilia Peter Landau, Kanonistische Quaestionenforschung Martin Bertram, Der Liber quaestionum des Johannes de Deo (1248) Alessandro Giuliani, L` „Ordo Iudiciarius“ medievale tra retorica e logica Federico Martino, Argumenta ex legibus Emma Montanos Ferrín, Las „Quaestiones Disputatae“ en los estatutos universitarios medievales Piergiorgio Peruzzi, Da un manoscritto miscellaneo ad una raccolta di „quaestiones“ Lucia Sorrenti, „Quaestiones“ di scuole giuridiche vercellesi in un trattato di Giuliano da Sesso Antonio Pérez Martín, El arte de la „disputatio“ en Vicente Arias de Balboa

Un noto manoscritto del Museo Nazionale di Praga tramanda il testo inedito che ora si pubblica. L’autore è uno scolaro di Roffredo Beneventano. Nasconde il proprio nome dietro una sigla composta da tre punti a triangolo. Ha composto un apparatus di glossae recollectae. Solo in pochi testi parla in prima persona. L’opera salva parti importanti delle lecturae di Roffredo tenute a Napoli fra il 1220 e il 1230 circa e poi per alcuni anni in una scuola attiva nella Curia Romana finora poco conosciuta. Dimostra che fra i giuristi di ius civile del Duecento Roffredo è fra i primi a utilizzare lo ius canonicum. Documenta inoltre notizie sulla fase finale della vita di Roffredo. A well-known manuscript in the Prague National Museum contains the text published in this volume. The author was a student of Roffredus Beneventanus. He composed an apparatus of glossae recollectae and concealed his name behind a siglum consisting of three points in the shape of triangle. He used the first person in only a few instances. The work preserves important parts of Roffredus’ lecturae held in Naples between ca. 1220 and 1230 and later for a few years in a school in the Roman Curia that is not well known. The work demonstrates that, among the civil law glossators of the 13th century, Roffredus was among the first ones to use the ius canonicum extensively. It also provides us with information about the final period of Roffredus’ life.

Il volume raccoglie scritti composti e pubblicati nel corso di circa cinquanta anni, rivisti e aggiornati dall’Autore. Gli scritti sono omogenei per impostazione e orientamento metodologico. Nascono tutti dalla scoperta di testi ignoti o inediti. Offrono edizioni integrali o parziali, essenziali per recuperare dati biografici di giuristi attivi nell’ambito del diritto comune e per approfondire la conoscenza delle loro dottrine. La raccolta in unico volume consente di offrire unitari indici analitici, indispensabili per facilitare la consultazione, altrimenti ostacolata dalla molteplicità di riviste a volte di difficile reperimento. I contributi sono ordinati secondo la successione cronologica dei giuristi rappresentati, mentre i primi tre saggi ne costituiscono la necessaria premessa.