"Vom Trost der Bäume" präsentiert zwanzig botanisch-literarische Porträts von Bäumen aus dem Garten und der Heimat des Autors. Paolo Cognetti beschreibt es als Rigoni Sterns poetischstes und wissenschaftlichstes Werk, das als leuchtendes und geheimnisvolles Buch in der italienischen Literatur gilt.
Mario Rigoni Stern Reihenfolge der Bücher
Mario Rigoni Sterns literarisches Schaffen ist tief in seinen persönlichen Erfahrungen verwurzelt, insbesondere in denen aus seiner Zeit als Soldat. Sein Schreiben zeichnet sich durch ein tiefes Verständnis der menschlichen Natur und der natürlichen Welt aus, oft angesiedelt in ländlichen Umgebungen. Stern fängt auf meisterhafte Weise die Vergänglichkeit des Lebens und die Widerstandsfähigkeit des menschlichen Geistes angesichts von Widrigkeiten ein. Seine Prosa ist prägnant, präzise und tiefgründig evokativ, was beim Leser einen bleibenden Eindruck hinterlässt.






- 2024
- 2023
BodenSätze
Aphorismen und Fragmente
- 2022
„Włoch w śniegach Rosji” jest relacją absolutnie wyjątkową. Epopeja włoskiego Korpusu Alpejskiego – porzuconego i praktycznie zdradzonego przez niemieckiego sojusznika – oraz jego tragiczne losy w czasie zimowego odwrotu znad Donu są jedną z najtragiczniejszych kart historii walk na froncie wschodnim. Osobiste relacje z tych wydarzeń są niezwykle rzadkie – bardzo niewielu zostało tych, którzy mogliby napisać wspomnienia. Jednak wartość chwytających za serce i przerażająco szczerych zapisków Mario Rigoniego jest podwójna. To nie tylko historia strzelców alpejskich, przejmujący opis ludzkich tragedii i donośny sprzeciw przeciwko absurdowi wojny. To przede wszystkim dowód na to, że nawet na dnie piekieł zawsze tli się nadzieja i człowiek, niezależnie od sytuacji i koloru munduru który nosi, wciąż może uchronić się przed ostatecznym szaleństwem – o ile nie zapomni, że jest człowiekiem. Mario Rigoni Stern (01.11.1921 – 16.06.2008) - Żołnierz Batalionu „Vestone” 6 Pułku Strzelców Alpejskich w dywizji „Tridentina”. Walczył w Albanii, Grecji i w Rosji. Dwukrotnie odznaczony za odwagę. Uczestnik walk nad Donem i jeden z niewielu, którzy przetrwali tragiczny odwrót włoskiego korpusu alpejskiego zimą 1942/43 roku. Po kapitulacji Włoch więziony przez Niemców w Olsztynku (Stalag I B Hohenstein), skąd pieszo wrócił do Włoch. Swoje doświadczenia z walk na wschodzie opisał w wydanej w 1953 roku książce „Il sergente nella neve”, którą jeden z krytyków zasłużenie porównał do „Anabazy” Ksenofonta. Laureat wielu prestiżowych nagród literackich, kandydat do literackiej Nagrody Nobla. Autor piętnastu książek i zbiorów prac. Pisarz, którego dzieła włączano do obowiązkowych lektur w szkołach oraz człowiek, który zawsze przedkładał niepowtarzalną samotnię włoskich gór i piękno surowego życia ponad literacką sławę.
- 2014
Compagno orsetto
- 49 Seiten
- 2 Lesestunden
Nella periferia di una grande città della Siberia ogni pomeriggio i ragazzi del quartiere si ritrovano a giocare nei giardini che confinano con una grande foresta di pini e betulle. Giocano con le slitte, costruiscono pupazzi, fanno gare di corsa con gli sci e battaglie a palle di neve. Che cosa succederà quando si avvicinerà incuriosito un orsetto? Che cosa farà la sua mamma, un grosso bestione immobile nella neve al limitare della vicina foresta? E che cosa succederà quando, qualche tempo dopo, un bambino rivedrà l'orso dalla finestra di casa sua e morirà dalla voglia di giocare con lui? Il libro racconta la storia vera di un indimenticabile pomeriggio di giochi tra un gruppo di bambini e un orso bruno, e del magico rapporto che si crea tra di loro. Mario Rigoni Stern si conferma attento osservatore e conoscitore del mondo degli animali, che sa descrivere con grande sensibilità. Età di da 7 anni.
- 2008
Questo libro è il percorso di una vita. Nato da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della Storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni. Nella memoria dell'autore ogni cosa ha lo stesso spazio, la stessa dignità; ogni frammento trova la giusta collocazione all'interno di un quadro che Rigoni Stern, uomo di montagna, dipinge dei colori più vivi. Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono così episodi apparentemente marginali, che tuttavia danno il senso di una vita: dai suoi giochi di ragazzo alle prime battute di caccia, da una visita alla Reggia di Versailles al bel gallo regalato all'amico Vittorini, che però, a mangiarlo, si rivela selvatico e coriaceo ... E poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare
- 2006
Le stagioni di Giacomo
- 160 Seiten
- 6 Lesestunden
Una piccola comunità dell'altipiano di Asiago, nel Veneto, è uscita stremata dalla Grande Guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra all'estero ha davanti a sé come unico lavoro possibile quello del «recuperante»: battere la montagna alla ricerca dei residui bellici da rivendere ai grossisti di metalli per pochi centesimi. Giacomo, il protagonista del romanzo, apprende il mestiere fin da bambino, quando una giornata di recupero significava un concreto aiuto al magro bilancio familiare, o un piccolo svago domenicale: al seguito del padre e nel silenzio dei monti, Giacomo impara a dialogare con i soldati scomparsi, ma anche a conoscere la natura e a decifrarne il linguaggio segreto, ad amare piante e animali. Quello che Rigoni Stern racconta è un mondo ancora integro, dominato da un forte senso della comunità, sapiente nella sua conoscenza e nel rispetto della natura e dei suoi ritmi: una civiltà armoniosa che oggi appare come travolta da un degrado irreversibile. L'autore ce la restituisce con poetica semplicità in un libro che è insieme testimonianza appassionata, narrazione di memoria e «foto di gruppo» di profonda verità umana.
- 2006
- 2000
- 1999
Inverni lontani
- 44 Seiten
- 2 Lesestunden
Il racconto parte da una semplice constatazione: se per noi che viviamo nelle moderne città occidentali è facile affrontare l'inverno - basta accendere il riscaldamento, andare al supermercato - per molte persone non è cosi. E doversi preparare a lunghi mesi di gelo un problema che riguarda non soltanto i paesi lontani come la Patagonia o la Siberia, ma anche certi villaggi isolati dele nostre montagne. Mario Rigoni Stern ci offre quindi una serie di «istruzioni per l'uso»: una sorta di manuale in cui racconta come ci si prepara ai rigori invernali in assenza degli agi messi a disposizione dal progresso. Prima di tutto, bisogna fare provviste, accumulare e conservare cibo: i prodotti dell'orto, le patate di montagna ammucchiate in cantina, la farina da polenta. E poi bisogna badare al freddo: la legna di faggio è la migliore perche non sporca il camino, e la temperatura si tiene d'occhio controllando che l'acqua lasciata in un secchio non geli. Non mancano neanche i consigli per restare in buona salute: la grappa scaccia l'influenza, il miele di salvia fa bene alle vie respiratorie. E ciò che emerge da tanti consigli pratici è il ritratto di un'esistenza vissuta secondo ritmi antichi, diversissimi da quelli sincopati del mondo di oggi, ritmi che permettono di vivere in armonia con la natura e di dedicarsi allo spirito perché resta il tempo per riflettere e per leggere. In attesa della primavera.




