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Viviana Mazza

    Il bambino Nelson Mandela
    Die Geschichte von Malala
    Jeden Freitag die Welt bewegen
    Stories for future
    • 2020

      Vom Mut, anders zu sein Spätestens seit die Welt Greta Thunberg und ihre Fridays-for-Future-Bewegung kennt, ist klar: Junge Menschen können ihr Schicksal selbst in die Hand nehmen und die Welt verändern. Viviana Mazza stellt in ihrem Buch 13 junge Menschen aus allen Teilen der Welt vor, die genau das getan haben. Da ist Emma Gonzalez, die nach einem der zahllosen Amokläufe in den USA gegen die Waffenlobby auf die Barrikaden ging. Nojoud Ali aus dem Jemen rebellierte gegen ihre Zwangsverheiratung und Wang Fuman aus China wurde bekannt, als ihm auf dem langen Schulweg die Haare zu Eiskristallen gefroren. Alle 13 kämpfen für ihre Rechte und Träume und machen Kindern und Jugendlichen auf der ganzen Welt Mut.

      Stories for future
    • 2019

      Wie Greta die Welt bewegt An einem Freitag im August 2018 setzte sich ein 15-jähriges schwedisches Mädchen mit einem schlichten, selbst gemalten Plakat vor den schwedischen Reichstag. »Skolstrejk för klimatet« steht auf dem Plakat. Zu diesem Zeitpunkt ahnt noch niemand, was diese Aktion einmal auslösen wird. Viviana Mazza erzählt, wie Greta Thunberg zu dem Mädchen wurde, das die Welt verändert, wie die »Fridays for Future«-Bewegung ins Rollen kam, und stellt uns weitere starke Mädchen vor, die sich von Greta inspirieren ließen und für das Klima kämpfen. Mit wunderschönen Illustrationen von Elisa Macellari und einem Dossier rund um die Klimakrise der Wissenschaftlerin Elena Gatti. Zu diesem Buch finden Sie Quizfragen auf antolin. de

      Jeden Freitag die Welt bewegen
    • 2015

      Il bambino Nelson Mandela

      • 188 Seiten
      • 7 Lesestunden

      Viviana Mazza, giornalista del "Corriere della Sera", scrive per la redazione Esteri, seguendo storie di donne e di uomini dall'Alaska al Pakistan. Nel 2010 ha vinto il Premio giornalistico Marco Luchetta, dedicato ai bambini vittime della guerra. Per Mondadori ha pubblicato Storia di Malala, che le è valso il Premio Letterario internazionale Nino Martoglio e il premio Giovanni Arpino. Paolo d'Altan Dopo studi classici ha collaborato con agenzie di pubblicità e riviste come illustratore autodidatta. Si è poi avvicinato al mondo dei libri per ragazzi, pubblicando con molte case editrici italiane e straniere e vincendo prestigiosi riconoscimenti. Vive e lavora a Milano. «Nelson Mandela è fisicamente lontano da noi, ma la sua anima e il suo spirito non moriranno mai. Appartiene al mondo intero, perché è un simbolo di uguaglianza, libertà e amore, valori di cui tutti noi – ovunque siamo, in ogni momento – abbiamo un bisogno vitale. La sua indomita battaglia è una dimostrazione di grande umanità. Ho imparato moltissimo da Nelson Mandela e lo considero il mio maestro, perpetua ispirazione per me e milioni di altre persone nel mondo.» Malala Yousafzai Premio Nobel per la Pace 2014 Questa è la storia di Rolihlahla, che nella lingua xhosa significa "colui che tira i rami dell'albero". Un gran combinaguai, insomma. E mai nome fu più azzeccato. Questa è la storia che una nonna sudafricana racconta ai cinque nipoti. La storia di Rolihlahla, che correva su e giù per le colline a piedi nudi, portava il bestiame al pascolo e cavalcava gli asini. La storia di Nelson, che stava per dimenticarsi di andare a scuola proprio nel giorno degli esami, perché giocava con Mackson. La storia di Dalibhunga, "colui che promuove il dialogo", che affrontò con coraggio la cerimonia d'iniziazione, andò lontano da casa per studiare, e una volta rubò il bestiame del reggente. La storia di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela – Madiba, per il suo popolo – bambino fuori dal comune che divenne un grande uomo di pace e vinse il premio Nobel. Una storia che si fa romanzo ma al tempo stesso racconta la Storia, narrata dalle parole avvincenti di Viviana Mazza e dalle immagini piene di suggestioni di Paolo d'Altan.

      Il bambino Nelson Mandela
    • 2014

      Friedensnobelpreisträgerin 2014 Malala Yousafzai ist 11 Jahre alt und lebt mit ihrer Familie im Swat-Tal im Nordwesten Pakistans, als die Taliban ein Schulverbot für Mädchen verhängen. Doch Malala geht weiterhin zum Unterricht und fordert das Recht der Mädchen auf Bildung. Bis im Oktober 2012 ein Attentäter der Taliban ihren Schulbus stürmt und gezielt auf sie schießt. Wie durch ein Wunder überlebt sie den Anschlag. Der Fall von Malala ging auf der ganzen Welt durch die Medien, 2014 erhielt sie den Friedensnobelpreis – und sie ist nun so berühmt, dass sie keinen Nachnamen mehr nötig hat.

      Die Geschichte von Malala