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Susanna Sinigaglia

    Il silenzio dell'innocenza
    Teadue: Sorelle
    Arabische Juden
    • Teadue: Sorelle

      • 283 Seiten
      • 10 Lesestunden

      Quando i suoi genitori muoiono in un incidente aereo, Mikki Hiralal si trova improvvisamente a capo dell'impero industriale Hiralal. Abbandonata l'università negli Stati Uniti, e quella che sembrava una promessa d'amore, torna a Bombay per prendere il posto di suo padre. Ma la casa di famiglia e il vecchio ambiente lasciato anni prima si rivelano una foresta di pericoli e gli affari del padre versano in gravissima crisi, i creditori l'assediano, i collaboratori più stretti la tengono lontana dalla verità, gli amici forse sono più interessati ai suoi soldi... Mikki è sola, per di più in un mondo che disapprova il suo atteggiamento e le sue scelte da donna indipendente. C'è solo una persona che potrebbe davvero aiutarla: la splendida, affascinante, volitiva Alisha, la figlia illegittima di suo padre che si è presentata al funerale, la sorella che Mikki ha appena scoperto di avere. C'è un problema, però, Alisha odia Mikki.

      Teadue: Sorelle
    • Il silenzio dell'innocenza

      La battaglia di una «sopravvissuta» contro lo sfruttamento sessuale di donne e bambine

      • 174 Seiten
      • 7 Lesestunden

      Mi chiamo Somaly; o, per lo meno, così mi chiamo adesso. Come tutti, in Cambogia, di nomi ne ho avuti parecchi. Un nome deriva da una scelta provvisoria, lo si cambia come si cambia vita se la sfortuna si accanisce contro di noi, per esempio. Ma non mi ricordo bene dei nomi che ho avuto quando ero piccola. Del resto, non ricordo quasi niente della mia prima infanzia; non so granché delle mie origini e ho ricostruito a posteriori, da vaghi ricordi, quel minimo di storia che sto per raccontarvi... Nata nella poverissima campagna cambogiana, dove i genitori arrivano a vendere i propri figli all'età di cinque o sei anni per pochi soldi, Somaly Mam, oggi trentacinquenne, ha vissuto parte dell'adolescenza in un bordello, in condizione di schiavitù. Violentata, picchiata e torturata, è riuscita a sottrarsi al suo destino e insieme al marito Pierre Legros ha creato nel 1997 un'associazione no-profit, la AFESIP (Agir pour les femmes en situation précaire) che dalla Cambogia, dove ha la sede principale, si è rapidamente sviluppata in Tailandia, Vietnam e Laos. Nonostante abbia subito numerose minacce, finora Somaly Mam è riuscita a salvare dalla prostituzione e dalla schiavitù migliaia di ragazze. "Il silenzio dell'innocenza" racconta la sua storia, la storia di migliaia di persone come lei, il dolore e la rabbia, ma anche la speranza che il mondo possa cambiare.

      Il silenzio dell'innocenza