Il libro de Kipli
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«Checché ne dicano gli uomini della sua scorta privata, la struttura delle poesie de Kipli è di una semplicità disarmante: c'è un testo iniziale per lo più verboso e faticoso, specie a leggerselo da soli, e un capovolgimento finale che, con alterna fortuna, salva la prima parte, riuscendo a nobilitarla come preambolo o premessa. Questi celebri capovolgimenti; spesso esercitati con marcata ambiguità ("Madame Bovary sono io e tu sei Rodolphe Boulanger"), si collocano per lo più a fondo pagina cosicché, nel rispetto de Kipli e dell'acquirente, sconsigliamo di leggere l'ultima, o le ultime frasi di una poesia, prima di aver letto la medesima. Quando voltate pagina puntate quindi sul titolo e scendete lentamente mettendo a fuoco una riga alla volta.Per quanto riguarda Rokko Smithersons avrei voluto avvalermi della sua collaborazione, ed egli si era, anzi, inizialmente impegnato a girare il «primo tempo» di questo libro. Poi la crisi economica che ha travolto il mondo del cinema lo ha pesantemente demoralizzato e non vuole più saperne di scendere dal suo yacht. Non posso che sopravvolare su di egli e augurare a tutti una buona lettura. » (Corrado Guzzanti)

