dtv zweisprachig: Il caffè sospeso Espresso mit Herz
Alltagsweisheit wohldosiert für Könner - Italienisch
Luciano De Crescenzo war ein italienischer Schriftsteller, Schauspieler, Regisseur und Ingenieur. Gebürtig aus Neapel, verfolgte er nach seinem Ingenieurstudium eine erfolgreiche literarische Karriere mit einem Bestseller. Diese Sammlung von Beobachtungen und Anekdoten über seine geliebte Stadt fand weite Verbreitung und wurde in viele Sprachen übersetzt. Später wagte er sich auch auf die Schauspielerei.







Alltagsweisheit wohldosiert für Könner - Italienisch
Dialoghi sulla vita, la felicità e la smania 'e turnà
Che cosa vuol dire veramente "amare"? È dedizione, crescita, esplorazione, conoscenza, passione, condivisione? L'amore è quel sentimento che più di tutti ci aiuta a capire il significato del tempo, e non perché duri per sempre - forse solo l'amore per un figlio si può considerare "eterno" - ma semplicemente perché ci consente di avere una diversa percezione della durata della nostra vita. Se mettiamo a confronto una giornata trascorsa in solitudine con una in compagnia della persona amata, nel primo caso avremo la sensazione che le ore scorrano più lentamente; ci sembrerà che il tempo a nostra disposizione sia infinito, ma probabilmente saremmo un po' tristi perché non abbiamo qualcuno con cui condividerlo. Nel secondo caso, il tempo sembrerà volare. Come ho scritto tempo fa, da sempre gli uomini studiano come allungare la vita, mentre bisognerebbe allargarla. In fondo, il tempo non è altro che un'emozione, e l'amore ci aiuta a rendere i suoi attimi più larghi. Luciano De Crescenzo
"Quando il filosofo viene a illuminarci, diamogli lui è uno dei pochi che è riuscito a liberarsi dalle catene e a vedere in faccia la verità." Da Socrate ho imparato la passione disinteressata per la conoscenza, da Platone il vero volto dell'amore e la differenza fra apparenza e realtà; da Epicuro ho appreso l'amicizia e la felicità, da Eraclito l'idea che tutto scorre. È stato un santo come Agostino a farmi capire meglio il senso del peccato, Erasmo mi ha donato un nuovo modo di guardare alla follia. È stato uno scienziato infine, Galileo, a darmi una lezione sulla forza della curiosità. Età di da 10 anni.
"Se vuoi conoscere davvero un po' del mio pensiero, supposto che ne abbia uno, abbiamo una sola scelta: andare insieme a Napoli. Solo nella mia città posso mostrarti come mi sono formato. Potrai osservare il mondo che ha orientato la mia esistenza, il mondo che ha fatto di me un napoletano in ogni istante della mia vita. Che ne dici?" Carla, una giovane studentessa universitaria di Bologna, vuol fare una tesi di laurea su Luciano De Crescenzo, e gli chiede, in una lettera appassionata, di poterlo incontrare. Lui accetta, ma a una condizione: che il loro colloquio si svolga passeggiando per le strade e i vicoli di Napoli. In questo filosofare camminando, la ragazza curiosa e lo scrittore saggio si lasciano ispirare dagli scorci e dai personaggi che la città partenopea regala e ci offrono così un aneddoto che fa sorridere, una storia che sorprende, una riflessione che spiazza e apre la mente. Moderni peripatetici, parlano della semplicità e della passione, della musica e dell'arte, del tempo e dell'amore, del caso e della fortuna. Citano Diogene e il guardiamacchine Raffaele, Platone e Taniello, il principe degli osti partenopei. Dopo quello degli altri filosofi, Luciano De Crescenzo ci espone il proprio pensiero, sempre leggero e spesso illuminante. "E vedrai, Napoli porterà fortuna anche a te..."
Erstmals auf Deutsch In einer Bar einen Espresso zu trinken und zwei zu bezahlen, um damit einen bedürftigen Zeitgenossen zu beglücken, das ist alte neapolitanische Gewohnheit und zugleich Lebensphilosophie. Den Herausforderungen des Lebens begegnet De Crescenzo gern mit einer Portion gesunden Menschenverstandes sowie einem Quäntchen neapolitanischer Schlitzohrigkeit. Wie Zucker den Espresso, so würzt Ironie die kleinen Geschichten aus dem italienischen Alltag. Franziska Bolli, 1954 in St. Gallen geboren, studierte Germanistik und Italianistik in Zürich, war lange Zeit am Theater tätig und widmet sich heute dem literarischen Übersetzen, vorzugsweise aus dem Italienischen, wobei sie sich als Vermittlerin zwischen Mentalitäten und Kulturen sieht. Achim Lunkenheimer, 1941 in Düsseldorf geboren, ist Oberarzt in der Kinderklinik Nürnberg und war immer schon an Sprachen interessiert. Insbesondere faszinieren ihn das Italienische und die Herausforderungen des Übersetzens. dtv zweisprachig – Die Vielfalt der Sprachen auf einen Blick Die Reihe umfasst drei Sprach-Niveaus – Einsteiger, Fortgeschrittene und Könner – und mittlerweile über 130 Titel in vielen Sprachen. Landeskunde, Kulturgeschichte und Redewendungen, zeitgenössische und klassische Texte in unterschiedlichen Formen und Genres – von der Kurzgeschichte bis zum Krimi – für jeden Lesegeschmack ist etwas dabei. Einzigartig ist die konsequente Zeilengleichheit zwischen Originaltext und Übersetzung, damit man vom ersten bis zum letzten Wort in zwei Sprachwelten zuhause ist.
La mia storia del presepe
Descrizione "La suddivisione tra quelli a cui piace l'albero di Natale e quelli a cui piace il presepe, tra alberisti e presepisti, è tanto importante che, secondo me, dovrebbe comparire sui documenti di identità. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l'Amore e la Poesia. Tra le due categorie non ci può essere colloquio, uno parla e l'altro non capisce. Quelli a cui piace l'albero di Natale sono solo dei consumisti. Il presepista invece, bravo o non bravo, diventa creatore e il suo Vangelo è Natale in casa Cupiello. I pastori debbono essere quelli di creta, fatti un poco brutti e soprattutto nati a San Gregorio Armeno, nel cuore di Napoli, e non quelli di plastica che vendono al supermercato, e che sembrano finti; i pastori debbono essere quelli degli anni precedenti e non fa niente se sono quasi tutti scassati, l'importante è che il capofamiglia li conosca per nome uno per uno e sappia raccontare per ogni pastore nu bello fattariello..." Nessuno come Luciano De Crescenzo sa raccontare le storie che compongono una mitologia, sia essa dell'antica Grecia o della nostra vita quotidiana. In questo nuovo libro ricostruisce con la consueta ironia le origini del presepe, da Virgilio a Eduardo, e ritrae a uno a uno i personaggi che lo compongono: dai Re Magi a Cicci Bacco, da Benino al Pastore della Meraviglia. Fino a quando, come in un basso napoletano, i pastorelli si metteranno a discutere, litigare, spettegolare… http://www.librimondadori.it/news/luc...