Il comando militare a Roma nell'età delle guerre puniche (264–201 a. C.)
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Lo studio dell'organizzazione del comando militare a Roma in età repubblicana ha conosciuto negli ultimi anni un notevole sviluppo. Il tema non soltanto attiene alla ricostruzione storiografica dei primi secoli di storia di Roma antica, ma si connette direttamente a quello – fondamentale – dell'imperialismo romano. Le ricerche più recenti hanno dimostrato come nel III e nel II secolo a. C. i Romani percepissero l'estensione del dominio non in senso territoriale, ma come progressiva capacità di obbligare i popoli assoggettati a sottostare ai propri comandi (imperia), esercitati dai singoli magistrati (o promagistrati) in quanto rappresentanti dell'intero populus Romanus. Lo studio dell'evoluzione dei rapporti gerarchici tra queste figure istituzionali, condotto attraverso una sistematica analisi di tutti i casi di assegnazione di comandi militari (provinciae) registrati dalle fonti antiche per il periodo delle prime due guerre puniche, costituisce quindi una premessa imprescindibile per comprendere le basi organizzative, politiche e giuridico-istituzionali da cui i Romani partirono per lanciarsi alla conquista del Mediterraneo.