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I Synonyma di Isidoro di Siviglia e lo stilus isidorianus
Interpretazione letteraria e studio dello stile con riferimento alle meditazioni di Pier Damiani, Giovanni di Fécamp e Anselmo d’Aosta
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I Synonyma di Isidoro di Siviglia (ca. 562–636), un dialogo in due libri tra Homo e Ratio, godettero di vastissima fortuna dalla loro composizione fino almeno al XVI secolo. Il dialogo è infatti composto nel peculiare stilus isidorianus – una prosa ritmata e rimata – e offre una meditazione sulla sofferenza umana, sul peccato, e sulla buona condotta di vita. L’autore conduce un esame intertestuale e interdiscorsivo dell’opera, ricercando a livello linguistico e a livello tematico possibili testi di riferimento per la sua comprensione. Sono indagate tre tradizioni letterarie: i libri sapienziali della Bibbia, la patristica latina di Agostino, Gregorio Magno, Ambrogio e Girolamo, e lo stoicismo cristiano. Nell’ultima parte sono considerate invece alcune orazioni anonime di epoca carolingia (IX–X sec.) e alcune meditazioni dell’XI secolo (di Giovanni di Fécamp, Pier Damiani, Anselmo d’Aosta) alla ricerca di eredità isidoriane e differenze nella composizione letteraria delle preghiere.
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I Synonyma di Isidoro di Siviglia e lo stilus isidorianus, Giuseppe Botturi
- Sprache
- Erscheinungsdatum
- 2017
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- Titel
- I Synonyma di Isidoro di Siviglia e lo stilus isidorianus
- Untertitel
- Interpretazione letteraria e studio dello stile con riferimento alle meditazioni di Pier Damiani, Giovanni di Fécamp e Anselmo d’Aosta
- Sprache
- Italienisch
- Autor*innen
- Giuseppe Botturi
- Verlag
- Peter Lang
- Erscheinungsdatum
- 2017
- ISBN10
- 3034321260
- ISBN13
- 9783034321266
- Kategorie
- Skripten & Universitätslehrbücher
- Beschreibung
- I Synonyma di Isidoro di Siviglia (ca. 562–636), un dialogo in due libri tra Homo e Ratio, godettero di vastissima fortuna dalla loro composizione fino almeno al XVI secolo. Il dialogo è infatti composto nel peculiare stilus isidorianus – una prosa ritmata e rimata – e offre una meditazione sulla sofferenza umana, sul peccato, e sulla buona condotta di vita. L’autore conduce un esame intertestuale e interdiscorsivo dell’opera, ricercando a livello linguistico e a livello tematico possibili testi di riferimento per la sua comprensione. Sono indagate tre tradizioni letterarie: i libri sapienziali della Bibbia, la patristica latina di Agostino, Gregorio Magno, Ambrogio e Girolamo, e lo stoicismo cristiano. Nell’ultima parte sono considerate invece alcune orazioni anonime di epoca carolingia (IX–X sec.) e alcune meditazioni dell’XI secolo (di Giovanni di Fécamp, Pier Damiani, Anselmo d’Aosta) alla ricerca di eredità isidoriane e differenze nella composizione letteraria delle preghiere.