Die Personen, die wir geliebt haben, kehren immer zu uns zurück. Manchmal haben sie die Flügel eines Schmetterlings. Als die Biologin Anita von Köln zurück an den Comer See zieht, sucht sie nach Ruhe und einem Rückzugsort von der Welt. Im »Haus der Schmetterlinge«, der Familienvilla ihrer Großmutter Lucrezia, möchte sie nach einem traumatischen Erlebnis wieder zu sich selbst finden. Dort stößt sie auf ein altes Foto von Lucrezia mit einem kleinen Mädchen. Anitas Mutter Margherita scheint zu wissen, um wen es sich handelt, doch sie schweigt. Das Mädchen kommt Anita seltsam bekannt vor, und so beginnt sie, Nachforschungen anzustellen. Als sie schließlich das Tagebuch ihrer Großmutter liest, erfährt sie von einem dunklen Familiengeheimnis, das bis in die Gegenwart reicht. »Das Haus der Schmetterlinge« ist ein gefühlvoller Familiengeheimnisroman, der von drei Frauen, drei Generationen und drei Schicksalen erzählt. Silvia Montemurro entfaltet in ihrem Roman eine berührende Geschichte von der Zerbrechlichkeit der Liebe und garniert sie mit kurzen Beschreibungen verschiedener Schmetterlingsarten vor jedem Kapitel. Silvia Montemurro wurde 1987 in Chiavenna geboren. Sie unterrichtet Theater und kreatives Schreiben und verfasst regelmäßig Kurzgeschichten für die Zeitschrift »Confidenze«. Silvia Montemuro hat bereits mehrere Jugendbücher verfasst, »Das Haus der Schmetterlinge« ist ihr erster Roman für Erwachsene.
Silvia Montemurro Bücher



La mia luce sei tu. Shake My Colors
- 276 Seiten
- 10 Lesestunden
Due amiche divise dalla Storia, unite dalla musica. ««Una trentenne che scrive un romanzo ambientato in gran parte ai tempi della seconda guerra? Con l’aria che tira, è una mosca bianca.» » Robinson «Nei suoi romanzi realtà e fantasia si incontrano sul terreno del verosimile.» Vanity Fair Berlino, anni Trenta. A Elsa hanno sempre chiesto di obbedire, di fare prima la brava bambina, poi la perfetta moglie tedesca. Intorno a lei, molte donne hanno fatto lo stesso, pronte a servire il Reich accanto ai loro uomini invincibili. Ma l’equilibrio fragile sul quale è costruita la sua vita sta per suo marito Heinrich, ufficiale delle SS, ha ricevuto un importante incarico segreto, e per la prima volta non è disposto a parlarne con lei. Per scoprire di cosa si tratta, una sera lo segue di nascosto, lo vede entrare in un appartamento, parlare con un superiore, infine trafugare la custodia di un violino. Non un violino un Guarneri del Gesù, uno dei pochi esistenti, dal valore inestimabile. Ma Elsa vede anche un’altra la foto della ragazza che possedeva quello strumento, nei cui occhi riconosce una sofferenza comune. Decide così di cercarla, a qualunque costo, anche se questo significherà mettersi in grave pericolo e gridare la sua voglia di libertà in faccia all’uomo più pericoloso che il Novecento abbia conosciuto. Riportando alla luce uno dei crimini meno noti della storia nazista, Silvia Montemurro compone e dirige con maestria una travolgente opera a due voci, quelle di due donne divise dalla Storia e unite dalla musica.