Ada ist mit siebzehn Mutter geworden, ihre Tochter Claudia wächst bei den Großeltern am Lago Maggiore auf. Nach dem Studium findet diese eine Stelle bei einer Mailänder Werbeagentur, wo sie den ehrgeizigen und charmanten Alessio kennenlernt. Die beiden werden Kollegen, Freunde und etwas mehr, doch wegen Alessios Homosexualität entzieht sich diese Beziehung jedem Versuch einer standardisierten Definition, ebenso wie die zwischen Ada und Claudia… Für uns gibt es keinen Namen ist die Geschichte einer mutigen Reise auf der Suche nach dem eigenen Selbst und nach einer bewusst erlebten Mutterschaft jenseits aller Klischees. "Für uns gibt es keinen Namen" legt offen und analysiert zugleich, was es heute bedeuten kann, Frau zu sein. Der Roman erzählt vom Leben einer jungen Frau, das sich inmitten schwieriger Beziehungen abspielt: zu ihrer Tochter, ihrer Mutter, ihrem Arbeitsumfeld und zu dem Mann, in den sie sich verliebt. Insbesondere durch die Darstellung uneindeutiger, von herkömmlichen Maßstäben abweichender Beziehungsverhältnisse zeichnet sich im Verlauf des Textes ein glaubwürdiges Frauenporträt ab: zugleich zerbrechlich und zäh, ständig im Konflikt zwischen Sehnsucht und Pflicht. Instrument dieser Geschichte ist eine ganz besondere stilistische Ausdrucksform. Die Autorin zeigt, dass sie stets die Wechselwirkung zwischen der Sprache und den Lebensweisen, von denen sie erzählen will, im Auge hat. (Maria Ida Gaeta)
Gaia Manzini Bücher
Diese Autorin ist bekannt für ihre Kurzgeschichtensammlungen und Romane, die sich oft mit komplexen Beziehungen und emotionalen Reisen befassen. Ihr Schreibstil zeichnet sich durch eine scharfsinnige und einfühlsame Herangehensweise aus, die sich mit der psychologischen Tiefe ihrer Charaktere auseinandersetzt. Sie widmet sich häufig Themen wie Mutterschaft und Familienleben und stellt diese Erfahrungen sowohl mit Humor als auch mit tiefem Verständnis dar. Ihre literarischen Werke werden für ihre Authentizität und die starke emotionale Resonanz, die sie bei den Lesern hervorrufen, geschätzt.



La scomparsa di Lauren Armstrong
- 314 Seiten
- 11 Lesestunden
Eva Loi è la giovane doppiatrice di Lauren Armstrong, una delle più luminose star del cinema mondiale, a cui sente di essere legata da un vincolo impalpabile. Ama il suo lavoro, anche se è adombrata da malinconie e spettri di un passato mai del tutto rimosso. Le piace rinascere in sala di registrazione. Un giorno però Lauren Armstrong se ne va dalle scene e dal mondo, in un esilio volontario ma misterioso. Si può sparire del tutto senza lasciare conseguenze? La vita di Eva inevitabilmente ne viene travolta. È come se anche lei iniziasse a scomparire insieme all'attrice. Non lo saprebbe dire a parole, o confessare a qualcuno, ma ogni giorno scende di un gradino verso qualcosa di buio e indefinibile. In quel buio incrocia sua madre Ella. Una donna fuori dal comune, molto diversa da Eva, inquieta, enigmatica. Vent'anni prima di Lauren Armstrong, anche Ella ha tentato di sparire nel nulla. Nel 1989 è andata a Berlino, proprio nei giorni in cui cadeva il Muro. In quei momenti folli pieni di libertà e speranza, Ella ha nascosto per qualche tempo la sua profonda insoddisfazione. E ha lasciato dietro di sé una scia di relazioni che vent'anni dopo Eva proverà a ricostruire. Intanto di Lauren nessuna traccia. Un romanzo denso, sorretto da una scrittura che non smarrisce mai il controllo e conduce il lettore verso uno dei suoi più contraddittori tabù: è possibile fuggire dalla propria vita?
Per Ada, giovane copywriter, le parole sono un gioco: le armi con cui l'intelligenza sfida le leggi della responsabilità. Le parole che la raccontano, però, Ada sa avvolgerle nel silenzio. Per sua madre le parole servono a levigare le anomalie della vita: come il fatto che da sempre, nella casa sul lago, è lei a prendersi cura di Claudia, la bambina che Ada ha avuto quando era troppo giovane. Per Alessio invece più delle parole contano i gesti e le immagini. Lui e Ada sono una coppia creativa d'eccezione; l'uno completa l'altra in un'intesa felice destinata a portarli lontano, fino in America. Mettere molti chilometri tra sé e Claudia è, pensa Ada, il modo migliore per riconquistare il diritto alla giovinezza, quello che quando nasce un figlio perdiamo per sempre. E poi insieme ad Alessio lei andrebbe in capo al mondo, perché il suo sguardo la fa sentire nuova; la riconsegna a sé stessa, nonostante non ci sia una parola per descrivere l'emozione che li unisce. Nonostante Ada non gli abbia parlato di Claudia. Nonostante lui sia omosessuale. La limpida scrittura di queste pagine mette a fuoco i perimetri dentro ai quali finiamo per costringere le nostre vite. E sfida le parole, il loro bordo tagliente ma anche la loro illuminante semplicità. Gaia Manzini racconta due grandi amori difficili - tra una madre e una figlia, tra due amici sulla soglia del desiderio - e il cammino avventuroso di chi deve nascere due volte per conoscere sé stesso