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Giuseppe Culicchia

    30. April 1965

    Giuseppe Culicchia zeichnet sich durch eine ironische und leicht absurde Sicht auf die Realität aus. Sein Stil ist voller unerwarteter Abschweifungen und humorvoller Beobachtungen, die die Bizarrien des Alltags aufdecken. Seine Werke berühren oft Themen wie Identität, den eigenen Platz im Leben und die Suche nach Sinn im Gewöhnlichen, wobei seine Erzählweise eine authentische und einzigartige Stimme widerspiegelt.

    Giuseppe Culicchia
    Es gibt Tage, da wird alles gut
    Turin ist unser Haus
    Knapp daneben
    Kommt gut
    Bla Bla Bla
    Mein Freund Anselm
    • 2022

      Estate 2006. Luca, quarantenne ipocondriaco convinto che l'umanità non abbia futuro, e Benedetta, trentenne milanese in carriera, sono in viaggio di nozze in Sicilia. Lei vuole un figlio a tutti i costi, lui è molto meno convinto. Soprattutto quando si imbatte in Katja, una turista tedesca che è stata il suo primo amore adolescenziale, ora in vacanza con la figlia Andrea, diciassettenne disinibita tutta piercing e windsurf, e quando ritrova il vecchio generale Rallo, superiore di quel padre morto in circostanze che a Luca non sono mai state chiarite. Mentre l'Italia vince i Mondiali, l'uomo è costretto a fare i conti con il passato. Ma c'è anche da progettare il futuro...

      Un' estate al mare
    • 2021

      Dalla fine della primavera molti italiani entrano in una strana agitazione e non solo per le scadenze fiscali: è il momento di affrontare la questione delle vacanze estive, almeno per gli imprevidenti che non si sono organizzati prima e al netto di restrizioni pandemiche e mascherine varie. Sbiadito il mito del low-cost, bisogna fare i conti col carovita e in qualche caso ricorrere al mutuo balneare, pur di non apparire «sfigati» sui social, dove postare le foto delle vacanze è ormai un obbligo. Ma come evitare lo stress, la noia, e naturalmente le fregature non di rado in agguato tra i pixel dei siti specializzati e i fotomontaggi di tanti dépliant? Giuseppe Culicchia ci accompagna in un esilarante viaggio attorno al grande rito italiano della vacanza: un grand tour da Venezia a Lanzarote, dalle Alpi al Kazakistan, passando per autogrill, presunti ristoranti stellati, boutique folkloristiche, toilette introvabili, sagre di paese e scene fantozziane. Una radiografia impietosa del Paese in cuffie e infradito che ci aiuta a capire quanto siamo cambiati dalle prime vacanze degli anni del Boom. E perché, sempre più spesso, al ritorno abbiamo bisogno di una vacanza più di quando siamo partiti.

      A Venezia con un piccione in testa. Storia tragicomica degli italiani in ferie
    • 2020

      Turin ist unser Haus

      Reise durch die zwanzig Zimmer der Stadt

      Turin ist nicht Wolfsburg und sah auch nie so aus – doch lange wurde die Stadt am Po-Ufer das Klischee der Industriemetropole von Fiat und Co. nicht los, trotz Alpenpanorama und barocken Palazzi. Und die stolzen Turiner galten als typische Vertreter des Nordens: kühl, regelbedürftig und so diszipliniert wie die Abwehr von Juventus. Alles Schnee von gestern, sagt Giuseppe Culicchia, selbst Italiener machen heute hier Urlaub – und er muss es wissen. Schließlich kennt Culicchia Turin wie sein eigenes Haus: vom Eingang (Bahnhof Porta Nuova) lädt er ein zum Flanieren auf dem Flur (unter den Arkaden der Via Roma), in die Küche (Porta Palazzo) oder zum Wühlen in der Abstellkammer (der Flohmarkt Il Balon). Nur bei der Wahl des Wohnzimmers kann er sich nicht entscheiden – denn in Turin gibt es bildschöne historische Cafés an jeder Ecke: unter anderem das Bicerin, wo schon Rousseau und Nietzsche zu Gast waren. Anekdotisch, ironisch und mit Insidertipps führt Culicchia hinter die Fassaden seiner Heimatstadt. Und er lässt andere Turiner von ihrer Stadt erzählen: zum Beispiel Focaccia-Bäcker und Gianduiotti-Créateure. Denn die Turiner scheinen das Naschen quasi erfunden zu haben …

      Turin ist unser Haus
    • 2010

      Sicilia, o cara

      un viaggio sentimentale

      • 134 Seiten
      • 5 Lesestunden

      "Ogni volta che torno in Sicilia da qualche parte dentro di me continuo ad arrivare in Sicilia per la prima volta, bambino, negli anni settanta". Questo è il racconto del viaggio del Culicchia bambino, un viaggio che prepara mesi prima, dopo aver "ascoltato" la Sicilia attraverso le favole - "la favola del nonno, la favola della nonna, la favola dei cavalli da corsa, la favola della maestra severa, la favola delle sfilate in uniforme da Ballila. E poi c'era la mia favola preferita, e cioè la favola dei due soldati dell'Afrikakorps" - e averla "vista" dalle sbiadite foto in bianco e nero. Ed ecco allora l'arrivo alla stazione di Torino, il treno che taglia di netto l'Italia, la nebbia che dirada, i paesaggi al di là del finestrino, le prime avvisaglie di odori e colori. Quando il piccolo Giuseppe arriva in Sicilia, le fiabe prendono vita, i racconti diventano volti, città, parole. Palermo, Trapani e finalmente Marsala, dove i parenti lo accolgono con una frase che diventa formula di rito - "Ma tu Peppe sei! Peppe come tuo nonno Giuseppe Culicchia! Pippinu! Pippinu Piruzzu!". L'orizzonte si allarga sul mare e Torino sembra appartenere a un'altra vita. Giuseppe Culicchia mette in gioco la propria memoria e si affida allo sguardo di un bambino - innocente, curioso, pieno di meraviglia - per raccontare un viaggio che non ha ancora terminato.

      Sicilia, o cara
    • 2010

      25 Jahre nach »Unter Null« zeigt Bret Easton Ellis in diesem Roman, wie die hedonistische Gesellschaft der Achtziger heute lebt – und er entdeckt Fürchterliches: Es hat sich kaum etwas geändert ... Fünfundzwanzig Jahre war Clay, der schon in Ellis’ Debütroman Unter Null eine Hauptrolle spielt, nicht mehr in Los Angeles, doch jetzt muss er zurück in die Stadt seiner Kindheit und Jugend, um einen neuen Film zu promoten. Gleich auf der ersten Party trifft er, der gefeierte Drehbuchautor, auf seine alten Freunde: seine Ex-Freundin Blair, die mit Trent eine nicht sehr glückliche Ehe führt und die damalige Trennung offensichtlich immer noch nicht verdaut hat, den Exdealer Rip, der nach zahlreichen Faceliftings bis zur Unkenntlichkeit entstellt ist, und auf Julian, der nach mehreren Entziehungskuren endlich clean scheint. Keiner freut sich so recht, dass Clay wieder auftaucht, und sehr schnell zeigt sich, dass hinter der freundlichen Fassade alle einander zutiefst misstrauen: Die alten Geschichten und Ressentiments verbinden sich mit neuen Verdachtsmomenten zu einer dichten Atmosphäre der Paranoia und Angst.

      Imperial Bedrooms
    • 2009
    • 2007

      La Torino che i signori Tornio vedono dal tram, non è quella dei loro tempi, colma di certezze, ma è una Torino passata, che attraverso il tram si confronta con un presente totalmente nuovo. Una città ricca di colorate incertezze, di variopinti dubbi, di novità inaspettate: «L'Avvocato? Ma... non è... possibile... Ma com'è che Torino c'è ancora, senza di lui?»Attraverso una pièce di straordinaria densità Giuseppe Culicchia costruisce un libro che nel raccontare di una città ormai cambiata, descrive in realtà una generazione e un Paese diversi ma disorientati, che sanno bene ciò che non sono piú ma non sanno ancora cosa diventeranno. Ritorno a Torino dei signori Tornio verrà rappresentata a Torino in occasione del centenario dell'Azienda tranviaria torinese, su un palcoscenico inusuale, una motrice tranviaria appositamente modificata.

      Ritorno a Torino dei signori Tornio
    • 2007

      Estate 2006. Luca, quarantenne ipocondriaco convinto che l'umanità non abbia futuro, e Benedetta, trentenne milanese in carriera, sono in viaggio di nozze in Sicilia. Lei vuole un figlio a tutti i costi, lui è molto meno convinto. Soprattutto quando si imbatte in Katja, una turista tedesca che è stata il suo primo amore adolescenziale, ora in vacanza con la figlia Andrea, diciassettenne disinibita tutta piercing e windsurf, e quando ritrova il vecchio generale Rallo, superiore di quel padre morto in circostanze che a Luca non sono mai state chiarite. Mentre l'Italia vince i Mondiali, l'uomo è costretto a fare i conti con il passato. Ma c'è anche da progettare il futuro...

      Un'estate al mare