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Simonetta Agnello Hornby

    1. Januar 1945

    Diese Autorin ist für Romane mit tiefem psychologischem Einblick bekannt. Ihre Arbeit befasst sich häufig mit der Komplexität menschlicher Beziehungen und erforscht Themen wie Erinnerung, Verlust und Identität. Durch einen fesselnden Stil und lebendige Charakterdarstellungen zieht sie den Leser in Welten, die sowohl vertraut als auch fremd sind. Ihr Schreiben ist eine Feier des Widerstandsgeistes und der Fähigkeit, Schönheit im Unvollkommenen zu finden.

    The Nun
    Ein Hauch Olivenöl
    Die Mandelpflückerin
    Die geheimen Briefe der Signora
    Die Marchesa
    Der Jasmingarten
    • 2019

      Narratori: La Mennulara

      • 238 Seiten
      • 9 Lesestunden

      Da molti anni, o meglio da quando La Mennulara fu data alle stampe, Simonetta Agnello Hornby non ha fatto che pensare al giorno in cui sarebbe ritornata sul romanzo per lavorarci di nuovo e completarlo con quelli che da allora sono stati chiamati “i capitoli perduti” (nel passaggio da pc a Mac…). Si tratta di segmenti narrativi già esistenti o comunque prepotentemente immaginati che rafforzano la macchina della storia, l’atmosfera della narrazione, i profili di alcuni personaggi. Roccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre – e senza mai venir meno al ruolo subalterno – oculata amministratrice. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché c’è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. In questa nuova edizione si rafforzano lo spessore della sensualità della Mennulara, gli affondi di atmosfera e gli agganci alla società siciliana dei primi anni sessanta.

      Narratori: La Mennulara
    • 2019

      Strade Blu: Siamo Palermo

      • 204 Seiten
      • 8 Lesestunden

      Siamo Palermo: ovvero siamo fatti della stessa pasta di cui è fatta questa città. Simonetta Agnello Hornby e Mimmo Cuticchio si sono incontrati in anni recenti, ne è nata un’amicizia, ne è nata un’intesa che ha destato la visione a due voci di Palermo, Capitale italiana della Cultura 2018. Simonetta e Mimmo raccontano e si raccontano, obbedendo al fascinoso labirinto che storia e memoria disegnano per loro. Ecco allora la Palermo della guerra, la Palermo vista dal mare e attraverso le trasparenze delle acque dolci che ancora la attraversavano, la Palermo della ricostruzione selvaggia, la Palermo dei morti per mafia. Ecco i vicoli della “munnizza”, i palazzi nobiliari, le statue del Serpotta, magnifiche e sensuali, le prostitute (la bionda Nicoletta che faceva sollevare le pietre sulle quali camminava), il cuntista che fa roteare la spada per impressionare il pubblico, le grandi figure della Chiesa che si sono schierate con i poveri e contro la mafia, le atmosfere di sangue degli anni Novanta, lo Spasimo e Palazzo Butera, Palazzo Branciforte, l’arte e le isole pedonali.Simonetta e Mimmo evocano una città che guarda all’Europa, non solo in ragione della sua bellezza e delle sue contraddizioni, ma anche per il desiderio di futuro che vengono esprimendo le istituzioni e le nuove generazioni.

      Strade Blu: Siamo Palermo
    • 2018

      Rosie ha nove anni e spesso, durante le vacanze, le capita di trascorrere il tempo sugli autobus rossi di Londra. I suoi genitori sono entrambi autisti e, quando i loro turni coincidono, non possono fare altro che portarla con loro per le strade della città. Nel giorno del referendum, i genitori portano Rosie al parco di St. James. La loro missione è trovare i famosi scoiattoli che lì hanno casa. Ma come mai non ve n'è traccia? E come mai, come le racconta il Custode del parco, i nidi sono vuoti e i pellicani si sono rifugiati sull'isola del lago? La grande avventura ha inizio proprio ai piedi di una grande quercia. Lì, un mondo segreto si rivela agli occhi di Rosie che si trova nel bel mezzo di una volpi e ratti, originari del parco, vogliono scacciare una volta per tutte i nuovi arrivati per riappropriarsi delle loro terre, ma scoiattoli, pellicani e pappagalli sono pronti a resistere. Attraverso gli occhi di Rosie, viene da dov'è "casa" per ognuno di noi? Cosa significa appartenere a un paese o a una città, cosa significa essere "originari" di un luogo? Non veniamo tutti, in qualche modo, da un altrove? Forse allora, ciò che conta è come riusciamo a stare insieme, con le nostre differenze che ci portiamo dietro come una lumaca il suo guscio, eppure con il desiderio di condividere un paese, una città, un parco, un'amicizia. Età di da 9 anni.

      Rosie e gli scoiattoli di St. James
    • 2017

      Narratori: Nessuno può volare

      • 224 Seiten
      • 8 Lesestunden

      Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, si cresce con la consapevolezza che si è tutti normali, ma diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, talvolta un po’ “strane”. E allora con naturalezza “di un cieco si diceva ‘non vede bene’, del claudicante ‘fa fatica a camminare’, dell’obeso ‘è pesante’, dell’invalido ‘gli manca una gamba’, dello sciocco ‘a volte non capisce’, del sordo ‘con lui bisogna parlare ad alta voce’”, senza mai pensare che si trattasse di difetti o menomazioni. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza di Ninì, sordomuta, della bambinaia Giuliana, zoppa, del padre con una gamba malata, e della pizzuta zia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché non si deve imbarazzare… E poi naturalmente conosciamo George, il figlio maggiore di Simonetta. Non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile, e la chiave di volta risiede proprio in quel “nessuno può volare”: “Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. Nella vita c’è di più del volare, e forse anche del camminare. Lo avremmo trovato, quel di più”. Lo stesso proposito quotidiano ci arriva anche da George – che da quindici anni convive con la sclerosi multipla –, la cui voce si alterna a quella della madre come un controcanto ironico ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli, e forse qualche vantaggio, di chi si muove in carrozzella. Simonetta Agnello Hornby ci porta con sé in un viaggio dalla Sicilia ai parchi di Londra, attraverso le bellezze artistiche dell’Italia. Un viaggio che è anche – soprattutto – un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo. Più libero.

      Narratori: Nessuno può volare
    • 2016

      Sizilien Anfang des 20. Jahrhunderts: Die bildschöne Maria wächst in behüteten Verhältnissen auf, erzogen von fortschrittlich denkenden Eltern. Diese sind überrascht, als das Mädchen in eine Ehe mit dem reichen, älteren Bergwerksbesitzer Pietro Sala einwilligt. Doch die lebenslustige Maria hofft, an Pietros Seite mehr von der Welt zu sehen – ein Traum, dem sie sogar ihre große Liebe zu Giosuè, einem Freund aus Kindertagen, opfert. Maria versucht, Pietro eine gute Ehefrau zu sein, doch als dieser zunehmend der Spielsucht verfällt, sucht sie wieder die Nähe zu Giosuè. Es beginnt eine heimliche, gefährliche Liebe vor dem Hintergrund einer bewegten Zeit.

      Der Jasmingarten
    • 2015

      "Via XX Settembre si trova poco lontano dal teatro Politeama, nel cuore di Palermo: è qui che nel 1958, lasciata Agrigento, viene a vivere la famiglia Agnello. Simonetta ha tredici anni, sta per entrare al ginnasio - il trasferimento è stato deciso per offrire a lei e alla sorella Chiara una vita più stimolante. A Palermo si instaura un nuovo equilibrio familiare - il padre è spesso assente per seguire la campagna, ritmi e abitudini sono dettati con ferrea dolcezza dalla madre. A ribadire la continuità col passato, il piccolo mondo fatto di zii, cugini, persone di casa, amici, parenti. Sullo sfondo, ma in realtà protagonista, una città in cui alle ferite della guerra si stanno aggiungendo quelle, persino più devastanti, della speculazione edilizia. Fastosa e miserabile, Palermo seduce Simonetta: la stordisce di bellezza e di profumi, la ingolosisce con le fisionomie impassibili dei pupi di zucchero e l'oro croccante delle panelle. Nondimeno si insinua la percezione di un degrado sempre più evidente" - Prové de l'editor

      Via XX Settembre